È notte fonda e tutti dormono. Nella casa c'è la pace perfetta, la tranquillità sonnacchiosa scandita dal leggero ronfare dei miei ometti che dormono beati. È l'ora perfetta per scrivere, per lasciarsi andare alle parole che escono da sole, forse anche un po' a vanvera, ma proprio per questo ancora più istintive e sincere. Vorrei davvero restare attaccata al computer finché gli occhi restano aperti, ma so che poi la pagherei domani mattina. Succede ogni volta.
Ogni notte non smetterei di scrivere e ogni mattina me ne pento "Ma perché non me ne sono andata a dormire? Stanotte ci vado appena il principino si addormenta". E invece, ogni notte ci ricasco.
D'altronde mi piace scrivere, mi piace troppo. È vero potrei dormire, ma vuoi mettere la soddisfazione di addormentarsi sapendo di aver scritto qualcosa di cui si è fieri, o anche solo la soddisfazione di addormentarsi sapendo di aver scritto qualcosa! Sì perché, fra i mille impegni di mamma, donna e lavoratrice non è così facile trovare un granellino di tempo per scrivere. Già solo l'essere riuscita a buttar giù due righe a volte è motivo di festa! Sì perché non solo mi diverto a scrivere blog, ma pure romanzi, fiabe e via dicendo. Mi piace scrivere di tutto così come mi piace leggere di tutto, anche se ultimamente le mie letture sono piuttosto mono-argomento: favole e libri per bimbi che leggo insieme al mio piccolino, e libri di puericultura.
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