A Emma piaceva stare
all'aria aperta a giocare con i suoi amichetti a palla, a nascondino, ad
arrampicarsi sugli alberi, a lasciarsi andare giù per lo scivolo, a correre e a
saltare.
A Emma piaceva
guardare le api svolazzare di fiore in fiore e amava rincorrere le farfalle
colorate. Si avvicinava loro piano, piano quando esse se ne stavano su di un
filo d'erba a riposare e le ammirava mentre con eleganza muovevano le loro ali.
Emma amava talmente
tanto il sole che proprio non sopportava la pioggia. La odiava proprio, e ogni
giornata di pioggia era per lei un vero incubo.
Non sopportava
l'idea di non poter uscire di casa, di non poter correre nel parco e giocare
con i suoi amici.
Nelle giornate di
pioggia anche gli insetti se ne stanno al calduccio, così pure gli uccellini e
tutte le creaturine che invece col sole escono all'aria aperta.
"La
pioggia è brutta, è solo una guastafeste - Pensò un giorno, mentre, dalla
finestra della sua cameretta, osservava la pioggia cadere sul mondo - E per
giunta spegne tutti i colori - Borbottò, guardando il grigio del cielo e della
terra. - Vorrei tanto che non piovesse mai più!"
L'indomani un
birichino raggio di sole fece capolino dalla finestra e si posò proprio sul
viso di Emma, svegliandola.
"C'è
il sole!" Esclamò felice.
In un battibaleno si
vestì, infilò le scarpe e corse fuori all'aria aperta.
Che bello poter
uscire senza dover mettere l'impermeabile, il cappello, gli stivali da pioggia,
l'ombrello. E che bello il calore del sole sulla faccia, il verde brillante
dell'erba, il celeste del cielo, il bianco delle nuvole, il giallo, il rosa, il
viola, il rosso e l'arancione dei fiori e di tutto quello che gli occhi di Emma
potevano vedere.
Con ad Emma
uscirono a giocare anche tutti i suoi amichetti e insieme saltarono, corsero,
si arrampicarono sugli alberi, rincorsero le farfalle, osservarono le api
svolazzare di fiore in fiore e si divertirono un sacco.
Così fu anche il
giorno seguente, quello dopo ancora e tutti quelli a venire per molto, molto, molto tempo, perché dal cielo non scese più nemmeno una goccia di pioggia. Il desiderio di
Emma si era avverato.
Emma era felice
perché ogni giorno poteva uscire a giocare con i suoi amici, ma il paesaggio
fuori iniziò a cambiare: l'erba cominciò a ingiallire, nei prati c'erano
sempre meno fiori e le foglie delle piante si rinsecchirono fino a
sbriciolarsi.
A Emma non sembrava
così tragico, ma la sua nonna non la pensava così:
"La
terra ha sete e se non ricomincerà a piovere, sarà un vero disastro" Disse
un giorno.
"Che
vuoi dire, nonna?" Le chiese Emma.
"Vedi
l'erba? E' ingiallita per la sete. Anche i fiori non hanno abbastanza acqua per
crescere e così è anche per le piante" Spiegò.
"Non
mi sembra così male" Disse Emma.
"E
invece è malissimo - Replicò la nonna - Se non ci sono fiori, le api non
potranno più fare il miele e moriranno. Senza la pioggia gli alberi si
seccheranno e non ci saranno più frutti da raccogliere. La stessa fine faranno
anche le piante e ben presto resteremo senza verdura. Per non parlare degli
uccellini che senza la pioggia non avranno pozzanghere in cui dissetarsi e
moriranno di sete."
A tutto questo Emma
non aveva pensato quando aveva desiderato che non piovesse mai più.
Come la nonna aveva
previsto, ben presto sui banchi del supermercato iniziò a scarseggiare la
frutta.
"Quanto
mi piacerebbe mangiare una fragola" Pensò, ma le fragole non crescono
senza l'acqua.
I fiumi iniziarono a
prosciugarsi e i poveri pesciolini non sapevano più dove andare e come
sopravvivere, e l'acqua cominciò a scarseggiare anche a casa di Emma, tanto che
furono costretti a razionarla.
Emma doveva stare
attenta all'acqua che beveva e non doveva sprecare nemmeno una goccia d'acqua.
Non poteva più permettersi di sguazzare nella vasca da bagno e anche se il
caldo era ormai soffocante, non poteva fare nemmeno un tuffo in piscina perché
l'acqua lì non c'era più.
Emma allora cominciò
a pensare che qualche giorno di pioggia non era poi così male, e desiderò che
piovesse.
E così fu.
Dal cielo l'acqua
tornò a cadere e nel mondo ci fu una grande festa. La terra si dissetò, e così
fecero anche i fiori, le piante, gli alberi e tutti gli animali. Le api
ricominciarono a fare il miele e l'acqua
tornò a scorrere nei fiumi. Sui banchi del supermercato tornarono la frutta e
la verdura, ed Emma si fece una bella scorpacciata di rosse e succose fragole.
Da allora Emma
scoprì che è bello starsene sotto le coperte sentendo la pioggia picchiettare
sul tetto, ed è altrettanto bello cucinare i biscotti con la mamma e gustarseli
insieme ad una bella cioccolata calda.
Si rese conto che ci
sono un sacco di cose belle da fare mentre fuori piove, e che è proprio dopo la pioggia che nel cielo appaiono gli arcobaleni più belli.
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