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Signora, suo figlio è un piccolo genio! :D

Che soddisfazione quando i complimenti arrivano così all'improvviso! :D
Ce ne stavamo alla cassa del supermercato e il nostro piccolino (21 mesi), in piedi dentro al carrello, era impegnatissimo a svuotarlo posizionando i vari articoli sul rullo della cassa e, come al solito, non stava zitto un secondo. Cosicché la commessa stupita esclama:

"Ma che bravo suo figlio, così piccolo eppure parla già così bene!" 

Non so se la commessa pensasse che fosse più piccolo o se avesse esperienza con i bimbi o no, comunque per evitare di saperlo non gliel'ho nemmeno chiesto, anzi, - figuriamoci ;P - cuore di mamma, non ho resistito e ho rincarato:

"E sa anche elencare i numeri da 1 a 10!" Sì, vabbè ogni tanto si scorda l'1 e il 7, ma che importa ;P

"Accidenti - ha risposto lei - ma allora è un piccolo genio!"

E' inutile, quando si tratta di figli, noi mamme, la modestia non sappiamo neanche dove stia di casa, e se qualcuno ci dà spago noi partiamo per la tangente lodando ogni inezia fatta dal nostro pargolo, magari farcita con ricami, arzigogoli e arabeschi, tanto per rendere il racconto ancor più "avvincente" ;P
Una cosa simile mi è capitata anche poco tempo fa, sempre alla cassa del supermercato, - evidentemente lì Ale sfodera il meglio di sé - In fila davanti a noi c'era una famigliola con un bimbo piccino e, osservandolo, Ale ha esclamato:
"Bimbo piccoio" (trad: bimbo piccolo)
Anche in quel caso ho ricevuto i complimenti di quel papà, stupito, perché il bimbo di un suo conoscente, pur avendo tre anni compiuti, ancora non spiccicava parola.
Io allora, cercando di darmi un contegno ma sprizzando fierezza da tutti i pori, ho risposto che ogni bimbo ha i suoi tempi. Quel papà ha replicato dicendo:

"Sarà, ma credo dipenda molto anche da come vengono cresciuti".

In realtà però credo sul serio che ogni bimbo abbia i suoi tempi e che forzarli non serva a nulla. Ale è semplicemente un bimbo espansivo che ha fretta di scoprire il mondo e di comunicare a parole tutto il suo entusiasmo. Io non faccio altro che assecondare questa sua tendenza parlando con lui continuamente, cercando di utilizzare un linguaggio semplice ma comunque vero - cerco di evitare il gergo finto che di solito si usa coi bimbi. E lui è un piccolo e dolcissimo pappagallino che a modo suo ripete ogni parola. La cosa impressionante è che, senza che nessuno glielo abbia insegnato, coniuga anche i verbi! Un giorno ad esempio in casa si era fatto buio e Ale mi ha detto  "Mami cendi uce" (mamma accendi la luce) e, dopo averlo accontentato, ha esclamato felice "Ecco, uce ccesa" (Ecco luce accesa). I bimbi sono davvero pazzeschi. Sono delle piccole ma ultra-assorbenti spugne che senza che tu te ne accorga assimilano tutto e se lo ricordano subito, ecco perché bisogna andarci coi piedi di piombo con loro e bisogna fare e dire in loro presenza solo ciò che si vuole che imparino, perché a loro è sufficiente vedere una volta una cosa, anche solo di sfuggita, per impararla. Hanno infatti la capacità di osservare e ascoltare anche se in apparenza stanno facendo altro - cosa che poi col tempo perderanno, specie se maschietti ;P.
Infatti la differenza fa i maschi adulti e bambini è proprio questa: mentre il maschio adulto se guarda la tv non assimila nient'altro, non importa che in casa siate solo in due e tu stia parlando da due ore, lui non avrà orecchie che per la tv. I bimbi, invece, sembra che siano concentratissimi a far brum brum con una macchinina, ma in realtà tengono tutto sotto controllo e assimilano, assimilano, assimilano senza sosta. Sono però anche parecchio selettivi, difatti, se c'è una cosa che non volete che imparino, sarà la prima che apprenderanno, se invece vi impegnate con tutti voi stessi affinché vedano com'è divertente (perché se non sembra divertente proprio non c'è speranza che passi il concetto) scrivere sulla carta anziché sui muri, non ci sarà nulla da fare, continueranno a farlo, conviene perciò tappezzare una parte di muro con del cartoncino cosicché possano sfoderare tutto il loro lato artistico senza però costringervi ad imbiancare ogni fine settimana ;)
Una delle cose che più amo fare con mio figlio, però, è leggere e credo che questa sia davvero un'attività importantissima per lo sviluppo del linguaggio dei bimbi.
Innanzitutto credo sia utilissimo perché associano ai libri momenti piacevoli trascorsi con la mamma, questo, non è garantito, ma spiana comunque la strada ad un futuro amore per i libri anche da più grandicelli, e poi attraverso la lettura sentono e imparano parole nuove che magari nella quotidianità non sono soliti ascoltare.
Oltre che per il linguaggio, i libri sono ottimi amici anche per stimolare la fantasia, l'empatia - attraverso l'immedesimarsi nei personaggi - e la scoperta e la conoscenza di situazioni e sentimenti per loro ancora sconosciuti, cosicché sappiano riconoscerli anche nella realtà, riuscendo ad affrontarli meglio e a farsi capire da noi adulti.
I libri sono la mia passione e spero di riuscire a trasmettere questo amore anche a mio figlio. Ha 21 mesi ma ha già una libreria bella piena, anche se poi quello che predilige è sempre Filastrocche degli gnomi. Credo comunque che il mio entusiasmo di fronte ai libri non passi di certo inosservato, specie se siamo in libreria, e i bimbi sanno riconoscere le emozioni vere. Avete mai notato come vi guardano quando per gioco fingete un'emozione? L'espressione che hanno è del tipo ma per chi mi hai preso? Non sono mica nato ieri!
Ho sempre sperato che iniziasse presto a parlare e sono stata accontentata. Ha cominciato con le prime paroline (mamma, papà, pappa, ciao ...) prima dell'anno (verso i 9/10 mesi), poi non si è più fermato, immagazzinando parole su parole ad un ritmo forsennato che se dovessimo farlo noi adulti impiegheremmo decenni. A loro invece basta ascoltare una parola una volta per impararla.
Ascoltarli è davvero uno spasso. E' veramente divertente sentire il modo in cui pronunciano le parole e come le associano formulando le prime frasi. E' bello anche perché si riesce ad entrare un po' di più nel loro mondo, a capire la magia e la fantasia che li pervade e a intuire la loro visione delle cose (per esempio una semplice scatola portagioielli per loro diventa un treno).
E' bello anche assistere ai loro miglioramenti. Ale, per esempio, inizialmente diceva acu per dire acqua, poi col tempo è riuscito a pronunciarla correttamente. Confesso che avrei voluto sentirgli dire acu ancora un po', perché la prima volta che lo ha pronunciato bene è stato per me uno dei fatidici momenti rivelazione in cui capisci che tuo figlio sta crescendo alla velocità della luce e vorresti solo piangere perché ti rendi conto che in un battito di ciglia già sarà grande, vorrà il motorino e la macchina per scappare il più lontano possibile da te, ti manderà a quel paese preso dagli sconquassamenti ormonali e non ti guarderà mai più con quello sguardo innamorato che ti fa squagliare in brodo di giuggiole mentre si avvicina per darti un bacino che tu nemmeno gli hai chiesto <3 <3 <3 
E' sì, essere mamma è un mestiere difficile, a volte anche snervante, ma DIO QUANTO E' BELLO ESSERE MAMMA!!!

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