Non c'è correlazione tra il vaccino trivalente (Morbillo - Parotite - Rosolina) e la comparsa dell'autismo. E' stata infatti ribaltata in appello la sentenza che aveva condannato l'Asl a risarcire una coppia di Rimini a cui, al proprio figlio, era stato diagnosticata la comparsa dell'autismo proprio dopo la somministrazione del trivalente.
Gli esperti hanno concluso che l'unica associazione che si può fare fra il vaccino e la comparsa dell'autismo è esclusivamente temporale, ma ciò ovviamente non basta a colpevolizzare il vaccino. A tale proposito mi ha colpito infatti ciò che ha scritto Paolo Bonanni sul sito VaccinarSì :
E' come affermare che fare colazione al mattino con caffè e biscotti è la causa degli incidenti stradali che si verificheranno durante la giornata, solo perché la colazione (fatta dal 90% degli automobilisti) è precedente temporalmente (è un fatto legato alla probabilità statistica).
Lo ammetto, anch'io sono una di quelle mamme terrorizzate dai vaccini. Tremavo ogni volta che dovevo portare il mio piccolino a sforacchiare, tanto che, la prima volta, non avevo nemmeno messo le firme sul foglio per l'autorizzazione. Mi sono riservata di farlo solo dopo aver interrogato scrupolosamente la pediatra che si apprestava a vaccinare il mio frugoletto. Naturalmente avevo sentito anche il parere della mia pediatra di fiducia (assolutamente favorevole) e sondato ogni tipo di informazione reperibile su internet che, a quel tempo, erano più allarmistiche che altro.
E poi vogliamo parlare del senso di colpa nel vedere il proprio cucciolo piangere disperato mentre due aghi entrano nella sua ciccina morbida e delicata, e tu sei complice di questa "tortura" perché gli tieni pure ferme le gambine e cerchi di tranquillizzarlo sfoderando un sorriso che più falso non si può, perché in fondo vorresti solo piangere con lui e farti sforacchiare da cima a fondo al posto suo.
Poi viene il dopo: l'ansia delle 48 ore postume al vaccino, dove scruti - neanche fossi Sherlock Holmes - ogni minimo segno di presunto malessere. Tant'è che al vaccino successivo, quando la pediatra mi ha chiesto se il mio bimbo avesse avuto qualche effetto collaterale, e io ho risposto che gli era venuta la febbre a 37.5, lei, sgranando gli occhi mi ha detto "Ma signora, quella non è febbre, è solo alterazione!"
Sarà, io però la Tachipirina gliel'ho data lo stesso.
Ora invece sono strafelice di averlo vaccinato perché il crescente numero di casi di Meningite mi spaventa molto ma molto più dei vaccini.
Pare infatti che sia proprio a causa della riduzione delle vaccinazioni effettuate che il virus ha ripreso vigore, e a farne le spese sono proprio i piccolini, i bimbi che ancora non sono stati vaccinati.
In pratica tutti i falsi allarmismi hanno spinto molti genitori a non vaccinare i propri figli, magari pensando erroneamente che tanto tutti gli altri bimbi lo sono e quindi il rischio di prendere quelle malattie sia minimo, ma così facendo hanno solo creato terreno fertile per virus pericolosissimi come la meningite.
Anche quando, grazie ai vaccini, un virus risulta debellato in una nazione, non ci si può sentire al sicuro e smettere di vaccinare i proprio bimbi, perché il virus può sempre tornare. Per evitare che torni occorre che il 95% della popolazione sia vaccinato. Ovviamente tale percentuale deve essere mantenuta nel tempo in pratica fino a quando il virus sarà debellato non solo in un paese, ma dalla Terra intera. E' la globalizzazione che lo impone.
Anche quando, grazie ai vaccini, un virus risulta debellato in una nazione, non ci si può sentire al sicuro e smettere di vaccinare i proprio bimbi, perché il virus può sempre tornare. Per evitare che torni occorre che il 95% della popolazione sia vaccinato. Ovviamente tale percentuale deve essere mantenuta nel tempo in pratica fino a quando il virus sarà debellato non solo in un paese, ma dalla Terra intera. E' la globalizzazione che lo impone.
Proprio a proposito di questo, qualche giorno fa un professore alla radio diceva proprio che purtroppo la meningite fa ancora troppa poca paura e la gente preferisce ascoltare voci infondate piuttosto che mettere al sicuro o quasi i propri figli da questo virus killer che non lascia scampo.
La cosa terribile è che, oltre al fatto che spesso i sintomi della meningite non vengono nemmeno riconosciuti, questo virus non lascia scampo nemmeno se viene diagnosticato immediatamente.
Attualmente i vaccini contro la meningite coprono l'88% dei ceppi in circolazione. Purtroppo non è il 100%, ma è comunque meglio di niente. ;)
La cosa terribile è che, oltre al fatto che spesso i sintomi della meningite non vengono nemmeno riconosciuti, questo virus non lascia scampo nemmeno se viene diagnosticato immediatamente.
Attualmente i vaccini contro la meningite coprono l'88% dei ceppi in circolazione. Purtroppo non è il 100%, ma è comunque meglio di niente. ;)
Morale della favola, se col mio piccolino ero terrorizzata dai vaccini, ora, se dovessi avere un altro figlio, sarei terrorizzata fino al momento del vaccino.
Nessun commento:
Posta un commento